Page 2 - 1977_Amici_di_Piazza_Mondovì
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L'arte di Gabriella Malfatti  è di matrice  psichica,
                                                             tutta tesa all'introspezione.  Automatica  trasposizlo-
                                                             ne di contenuti  interiori  attraverso  un' azione  se-
                                                             gnica di intensa drammaticità,  un "fortissimo"  di
                                                             sensazioni,  sinestesie,  richiami  culturali.
                                                             Il quadro nasce dall'intrecciarsi.  di una fitta  rete
                                                             di superfici, un accavallarsi di spazi e tempi interni,
                                                             dalla stesura  d'un tessuto  cromatico  che sotto  la
                                                             spinta genetica dell'artista  si espande  in ritmi, mo-
                                                             vimenti,  campi psichicie  conserva l'impulso  vitale
                                                             che l'ha generato.
                                                             Colori, dalle gamme  più diàfane al rerafatto  con-
                                                             densarsi dei neri, come stratificazione  geologica di
                                                             misteriose  vite, acme di possibili  evoluzioni  biolo-
                                                             giche, diapason di sogni e miti.
                                                             Circolari  amalgami  fluiscono  negli interspazi,  ir-
                                                             roggiano  le infinite  corrispondenze  delle cose, il
                                                             loro farsi "altro", simbolo, reminiscenza  ancestrale.
                                                             I quadriiiella  Malfatti  sono un mondo  orfico.Un
                                                             farsi  dall' oscuro  caos secondo  le leggi originarie
                                                             del mescolarsi  delle sostanze  primigenie.  Un pro-
                                                             cesso demiurgico.
                                                             Linfe stellari inebriano  sguardi, galassie di alche-
                                                             mica materia   tracciano  orbite  in mistici  azzurri.
                                                             Palpitano  velluti  di piume  d'improbabili  volatili.
                                                             Frusciano steli di purissimo  zaffiro astrale.
                                                             Controbilanciano  la fluida dinamica delle immagini-
                                                             universi in espansione - le grandi lagune di sostanza
                                                             ineffabile, forse l'antimondo,  l'antimateria  artistica.
                                                             O la possibile  riscrittura,  la reinterpretazione  ad
                                                             libitum.
                                                                                               remigio bertolino
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