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                                                                      Di Davide Mabellini  Testo per il polittico su tela di Gabriella Malfatti,   realizzato durante il primo periodo di pandemia nella primavera del 2020
                                                 e costante movimento, come quello delle emozioni che abbiamo vissuto in questo periodo, così da riempire ogni tela e
                                                    Profondità misteriose nel loro aspetto che, tracciando un percorso, compongono un insieme di leggibilità pulsante. Un
                                                      processo pittorico che nella sua dinamica spaventa, soddisfa e intreccia relazioni con altri segni, creando costantemente
                                             Attraverso quest’opera che, pur essendo divisa in cinque frammenti, leggiamo come un unico racconto, si percepisce un
                                          scatenate dalla pandemia, mediante un vero e proprio percorso scandito da cinque tele che, come un polittico
                                               vigore profondo che nutre gli stati d’animo con materia e vitalità attraverso il colore. Lo spazio è attraversato da un continuo
                                        Lei stessa ha tradotto la necessità di esprimere questo delicato momento e riportare di getto sulla tela l’evolversi delle emozioni
                                            rinascimentale, raccontano la paura, lo sviluppo, la tragedia, l’evoluzione e la speranza vissuta in un 2020 a tratti horribilis.

                                                  svelare gradualmente trame dedicate alle sensazioni, portateci da circostanze inaspettate.


















                                                         opera, ci porta ad un pacato conforto.  forti emozioni, determinate a viaggiare attraverso un racconto, del quale non conosciamo ancora la fine ma che, nella sua  All’arte è affidato, da sempre, anche il compito di cantare il dolore, di riplasmare eventi tragici o conflitti personali, che nella  realizzazione pratica dell’opera trovano uno sbocco ed una sublimazione senza i quali resterebbero inenarrabili ed   inaccettabili.  P
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