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                                                                e propri segni composti da frammenti di riflessioni a grafica mista che integrano dal punto di vista
                                                                   Per riprendere le parole dell’importante critico Renzo Guasco le cinque sezioni della mostra delineano
                                                             cui ha dato voce alle splendide poesie di Remigio Bertolino, dove la poesia si mischia alla filosofia con
                                                              l’omaggio a Borges. Ad armonizzare - e chiudere - la struttura complessa della mostra gli straccetti, veri
                                                                          riflettendo nei suoi quadri l’essenza del suo animo. La voglia di sperimentare nuove strade coniuga i
                                                                            frammenti attuali al viaggio nel passato usando la filosofia come collante tra fantasia e realtà, tra segni
                                                                     “un fantastico mondo in metamorfosi continua di cui il gusto grafico e il segno incisivo stanno a indicare
                                                                        Dallo stile di Gabriella si percepisce tutta l’energia e la voglia di vivere intensamente il nostro tempo
                                                           Il viaggio, come preannunciato, non è terreno, ma anche poetico nella sezione “Fine del Mondo” in

                                                   Nella mostra “Segni e segnali”, l’artista ci ha fatto viaggiare “dalla paura alla fantasia” partendo
                                              A Gabriella Malfatti piace sperimentare nuovi linguaggi artistici. Una costante della sua opera,
                                               sostenuta da una continua ispirazione nel patrimonio storico, regalando riletture della realtà sognanti e
                                                        materia che nel pensiero. Dalla stretta attualità pandemica ci spostiamo in un viaggio, non solo
                                                      indimenticabili, dal profondo valore simbolico, in questo periodo così terribilmente fluttuante sia nella
                                                    dall’incubo costante degli ultimi due anni: il Covid-19 e donando alla Città un polittico di tele
                                                         metaforico, alla fine del Mondo ripercorrendo la vita, la natura e i paesaggi strepitosi di Zanzibar.
                                                                       la ricchezza tematica di questa pittura” era il 1973 e, dopo mezzo secolo, il concetto si rafforza.
                                                                                L’Assessore alla pianificazione   territoriale e alla qualità della vita   Matteo Cavallone






                                       Collegno lì, ………………………         immaginifiche.   filologico i suggestivi spazi della mostra.   e segnali.  Il Sindaco  Francesco Casciano
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